Atterrato a Città del Capo, due sabati fa, non avrei mai potuto immaginare tutto ciò che avrei vissuto da quel giorno ad oggi. Oggi che, sorvolando l’Africa per tornare in Italia, sto cercando di comprendere davvero tutto ciò che ho avuto modo di provare in questo breve ma intenso viaggio in Sudafrica. Ogni momento di questo soggiorno linguistico à Città del Capo è stato così ricco di emozioni, così nuovo per me che ancora non riesco a realizzare che sia finita.
Tornato in città dal week-end di safari, ero ancora frastornato dalle storie appena vissute e dall’aver realizzato uno dei sogni più grandi della mia vita (essere a contatto con gli elefanti africani!). Non vedevo l’ora però di riprendere le lezioni; oltre ad essere necessarie, sono anche il modo migliore di ritrovare amici e farsene di nuovi, raccontandosi le avventure appena vissute.
Dopo le lezioni infatti, avevamo già formato un gruppo per andare ad esplorare uno dei quartieri più stravaganti della città: Woodstock!
Questo quartiere è rinomato per l’aria artistica che si respira tra le sue strade, piene di graffiti incredibili, locali hipster e caffè pittoreschi, come uno di quelli in cui ci siam fermati – Salisburys, colorato e accogliente, pieno di una luce molto ispirante! Tutto ciò mi ha davvero colpito, soprattutto perché questo quartiere si è venuto a formare soltanto da alcune case di pescatori e fattorie, a due kilometri da Cape Town, su quella che è poi diventata Albert Road. E dopo aver attraversato molte fasi, ora è “sbocciato” grazie all’impegno di molti giovani e associazioni che l’hanno rimesso in sesto creando nuove opportunità di crescita! Durante il mio soggiorno linguistico à Città del Capo, ho notato che l’aspetto culturale è davvero ben valorizzato, con musei di ogni tipo (storici, naturali, artistici), anche aperti gratuitamente al pubblico un giorno alla settimana, concerti, spettacoli di stand-up comedy e bar artistici che oltre a servire ottimi caffè e torte, propongono esposizioni e vendono quadri di artisti che, “confondendosi” tra la folla, usano proprio questi luoghi come punti di ritrovo! Non è raro, infatti, imbattersi in alcuni di loro.
Un altro aspetto che mi ha colpito particolarmente durante il mio soggiorno linguistico à Città del Capo sono le persone. Ogni persona che ho incontrato, dai bambini agli anziani, era disposta a condividere idee, storie e consigli sulla città, sulla vita, sulla storia, etc. Ognuna di loro risponde con un sorriso familiare, si ferma per ascoltarti ed è curiosa della tua vita, del luogo in cui ti trovi e di cosa farai! Ed essendo Cape Town un calderone di culture di ogni tipo, le persone incontrate provengono da tutte le parti del mondo, e anche loro vengono “trasformate” dall’umore della città, diventando più aperte e socievoli. È un fenomeno unico, e per averlo notato io che provengo dal Sud Italia, dove l’ospitalità e il calore sono all’ordine del giorno.. beh, vuol dire che tutto ciò ha davvero una qualche scintilla in più!
È questa parte di Cape Town che mi ha portato a comprendere quanto studiare una lingua possa portarti ad esperienze incredibili, che altrimenti non avresti mai potuto vivere! Senza conoscere la lingua non avrei mai vissuto così a pieno i colori del Sudafrica, le persone, le amicizie e i forti legami creati con tutti quei ragazzi. E la scuola EC Cape Town è uno dei fulcri, il punto di partenza e di arrivo di tutte queste possibilità e storie che si incrociano. Sono le persone che creano le avventure migliori. Le escursioni, il lanciarsi da un aereo in volo con un paracadute, esplorare la città o ammirare le balene nell’oceano non sono la stessa cosa se vissute da soli.
Come mi ha insegnato una delle persone che più mi hanno ispirato nella mia vita, Christopher McCandless: “La felicità è vera solo se condivisa”. E passare ogni momento con persone sempre nuove è stata la parte migliore di questo soggiorno linguistico à Città del Capo che non potrò mai scordare!
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