Siamo realistici: l’idea di imparare una lingua asiatica può intimidire! Ma il rovescio della medaglia è che vi può aprire le porte a nuove possibilità di carriera, impensabili per la maggior parte delle persone. Abbiamo classificato queste lingue secondo il criterio della difficoltà, iniziando con le lingue asiatiche più semplici da imparare, in modo che possiate scegliere quella giusta per voi.
Con oltre 4,5 miliardi di persone in tutto il continente e circa 2.300 lingue, non abbiamo naturalmente il tempo per elencarvi tutte le lingue asiatiche, ma possiamo riproporvi quelle più parlate, partendo da quelle più accessibili! Se siete curiosi di sapere quali sono le lingue asiatiche più facili da imparare, ecco da dove iniziare!
1. Indonesiano o malese
L’indonesiano è, ovviamente, la lingua ufficiale dell’Indonesia, che viene qui elencata insieme al malese in quanto l’indonesiano viene considerato un dialetto di quest’ultimo. Si potrebbe pensare che il malese viene parlato solo in Malesia, ma è anche nativo dell’Indonesia, Brunei e Singapore, per citare solo alcuni paesi. Con 77 milioni di parlanti, vale sicuramente la pena prenderlo in considerazione.
Ma cosa rende questa lingua così facile se paragonata alle altre? Il malese non ha coniugazioni, non ha plurale o genere e, rullo di tamburi… non ha tempi verbali! Aggiungetevi il fatto che il malese utilizza l’alfabeto latino e viene naturale capire perché sia una delle lingue asiatiche più facili da imparare.
1. Birmano
2. Gujarati
3. Hindi
2. Khmer
Il khmer, o cambogiano, è la lingua ufficiale della Cambogia e appartiene alla famiglia mon-khmer, che include anche il vietnamita, alla 14ª posizione della nostra classifica sulle lingue asiatiche più facili da imparare! Ma cosa rende il Khmer così facile se paragonato ad altri membri della sua stessa famiglia? Beh, innanzitutto il khmer, a differenza del vietnamita, non è una lingua tonale e non c’è quindi bisogno di cambiare intonazione per indicare cose diverse.
Proprio come l’inglese, il francese, lo spagnolo e molte altre lingue europee, il khmer utilizza una struttura grammaticale SVO (soggetto, verbo, oggetto) ed è relativamente logico nel suo ordine delle parole, quindi la grammatica non è troppo difficile. Dovrete solo imparare un nuovo sistema di scrittura, ma la cosa buona è che potrete memorizzare i suoni, che – a differenza di altre lingue (sì, inglese, stiamo proprio parlando di te) – non cambiano da parola a parola.
6. Mongolo
7. Laotiano
8. Pashtu
9. Russo
10. Tagalog
11. Thailandese
La vivace e luminosa vita notturna di Bangkok, i tranquilli templi thailandesi, l’economico e gustoso street food e alcune delle spiagge più belle del mondo sono dei validi motivi per imparare il thailandese in Thailandia. L’alfabeto è composto da 44 consonanti e da 15 vocali, ma perlomeno non esiste una differenza tra il maiuscolo e il minuscolo!
Il Foreign Service Institute classifica il thailandese con un livello di difficoltà pari a IV e per raggiungere una discreta conoscenza di questa lingua sono richieste in media di 44 settimane di studio. Un’ottima scusa per passare del tempo in Thailandia!
12. Urdu
13. Uzbeco
14. Vietnamita
15. Lingue dravidiche
Cosa sono le lingue dravidiche? Sono tutti membri di una grande famiglia di 70 lingue e quelle più parlate sono il telugu, il tamil, il kannada e il malayalam. Queste lingue sono in gran parte diffuse nella parte meridionale e in alcune aree del centro e dell’est dell’India e vengono utilizzate da oltre 220 milioni di persone! Se state programmando un viaggio in India per provare la sua tradizione gastronomica famosa per le sue esplosioni di sapori o fotografare alcuni dei tramonti più belli del mondo, imparare una lingua dravidica è un’ottima idea.
Ma perché sono così difficili? A parte la necessità di dover imparare un nuovo sistema di scrittura, le lingue dravidiche sono agglutinative, vale a dire che la grammatica si presenta sotto forma di suffissi – un concetto molto lontano per la maggior parte di chi parla una lingua europea! Ci possono quindi essere delle combinazioni di parole piuttosto lunghe, anche se i tedeschi probabilmente non saranno troppo sconvolti da questo concetto!
16. Arabo
17. Cantonese
18. Mandarino
Tra tutti i dialetti cinesi, il mandarino è quello più parlato e, quindi, quello più studiato dagli stranieri, ma NON è sicuramente una delle lingue asiatiche più facili da imparare! Partendo dai famosi caratteri cinesi, è importante sapere che questi simboli sono logografi, quindi indicano parole e non lettere. Si stima che, per una conoscenza basilare della lingua, sia necessario imparare circa 3500 caratteri, ma in realtà ne esistono 80.000!
Ma non disperate: il sistema pinyin forma le parole cinesi usando l’alfabeto latino: ecco una buona notizia per chi si appresta a studiare questa lingua. Un’altra difficoltà è rappresentata dall’uso di quattro toni diversi per determinare il significato, quindi la pronuncia è importante, anche se il contesto vi aiuterà a comprendere il significato. Il vantaggio è che imparare il mandarino vi aprirà moltissime porte in termini di viaggi e di carriera, quindi non abbiate paura di fare il grande passo!
19. Coreano
Grazie alle sue vivaci città e ai suoi paesaggi e montagne spettacolari, la Corea del Sud è diventata una meta turistica molto popolare. Seoul ospita le maggiori aziende tecnologiche, come Samsung, e imparare il coreano può quindi essere una grande risorsa per una carriera nel mondo degli affari. L’alfabeto coreano, conosciuto come Hangul, si compone di 14 consonanti e da 10 vocali, con simboli combinabili in blocchi di sillabe.
Volete sapere un’altra cosa divertente del coreano? È una lingua isolata, vale a dire che non esistono altre lingue a cui è imparentata. Il coreano viene inoltre classificato come lingua di livello V: significa che servono circa 88 settimane di studio per parlarla correntemente. C’è però una buona notizia: avete l’occasione di esercitarvi con le varie serie TV coreane su Netflix!
20. Giapponese
Forse l’avete già capito, ma la lingua asiatica più difficile da imparare è quasi universalmente considerata il Giapponese. Gli esperti ritengono che siano necessarie circa 2200 ore di studio per dire di saper parlare il giapponese.
Perché è così complicato? In termini di scrittura, esistono tre tipi di caratteri: lo hiragana, il katakana e il kanji. Mentre lo hiragana e il katakana sono in realtà usati per gli stessi suoni e indicano delle sillabe (il katakana è usato soprattutto per le parole straniere), i caratteri del kanji sono usati per rappresentare parole intere, in genere prese in prestito dal cinese. Ma non scoraggiatevi, perché anche il giapponese presenta dei benefici: i sostantivi non hanno genere, le coniugazioni verbali non esistono e, come in molte altre lingue asiatiche, non ci sono toni multipli. Siete pronti?
Quindi, se avete sempre sognato di andare in Asia, perché non farlo subito? Imparare una lingua vi avvicinerà ad una cultura diversa e vi permetterà di esplorare un nuovo paese e affrontare delle nuove sfide!
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