Nel 2008, ESL ha dato inizio ad un importante programma a favore dello sviluppo sostenibile. Da allora, abbiamo sempre valutato le nostre decisioni aziendali prestando molta attenzione ai fattori ecologici: come risultato, non solo siamo diventati più consapevoli da un punto di vista sociale e ambientale, ma anche molto più efficienti.
Una parte della nostra responsabilità come leader nel settore risiede nella necessità di incoraggiare i nostri partner ad assumere delle buone pratiche aziendali nelle loro aree di attività, le quali sono spesso molto diverse dalle nostre.
Il nostro strumento di autovalutazione RSI è stato concepito per incoraggiare le scuole partner a rivedere il loro impatto sull’ambiente e a sviluppare delle strategie specifiche per migliorarlo. Oltre a promuovere la diffusione di buone pratiche ambientali, questo strumento mette in rilievo il lavoro svolto e ci permette di avere una maggiore consapevolezza sulle sfide che le scuole si trovano ad affrontare nelle varie regioni del mondo.
Alcune nostre scuole partner in Sudafrica hanno fatto molti passi avanti in questa direzione e offrono agli studenti ESL la possibilità di essere coinvolti, portandoli così ad avere un impatto significativo in questo percorso.
Una fusione di natura lussureggiante, clima piacevolmente caldo ed un ottimo rapporto qualità-prezzo rendono il Sudafrica una destinazione estremamente popolare per un corso di inglese. Le nostre scuole partner, accuratamente selezionate, si sono dimostrate sempre molto attente nel seguire i loro studenti.
Negli ultimi anni, quest’ultime hanno manifestato un crescente interesse nell’affrontare le sfide insite allo sviluppo sostenibile, alcune delle quali sono universali, altre, invece, sono tipiche del Sudafrica.
Chris Roberts, direttore della scuola EC Cape Town afferma che “la mancanza di un supporto allo sviluppo socio-economico, in particolare nell’ambito dell’istruzione e della povertà” rappresenta una sfida molto importante per il Sudafrica e le aziende private dovrebbero intervenire gradualmente in tutti quei contesti in cui un’assistenza ufficiale allo sviluppo risulta inadeguata o del tutto assente.
Per la scuola EC, questo ha portato ad un impegno concreto con l’orfanotrofio Barcelona House Orphanage, nel comune impoverito di Gugulethu, nei sobborghi di Città del Capo. “La maggior parte dei 22 bambini accolti dall’orfanotrofio sono sieropositivi e i loro genitori sono morti a causa del virus dell’HIV o dell’AIDS… nonostante l’attuale governo abbia iniziato un progetto di pianificazione residenziale per le persone che vivono in quest’area, serviranno decine di anni per colmare l’enorme divario.”
Lo staff della scuola EC Cape Town ha visitato l’orfanotrofio il 14 aprile di quest’anno per iniziare il progetto di un orto, che ora apporta una costante fonte di sostentamento ai bambini. EC fornisce anche beni di prima necessità come cibo, indumenti, lenzuola e coperte, mentre da fine settembre la scuola ha iniziato a donare libri e alcuni computer per realizzare una piccola biblioteca per i bambini.
Chris conferma: “Per noi è molto gratificante vedere che il tempo e gli sforzi che abbiamo impiegato in questo progetto con l’orfanotrofio sono stati ben spesi e stanno portando a risultati positivi.
Gli insegnanti e il personale della scuola EC fanno visita alla struttura di accoglienza ogni secondo sabato del mese, per condividere le loro conoscenze con i ragazzi, occuparsi dell’orto, giocare a calcio con i bambini, ma soprattutto per dedicare un po’ del loro tempo ai meno fortunati. Anzi, in questi ultimi mesi, ho notato come i bambini aspettino con trepidazione le visite degli studenti e dello staff di EC, i quali, dopotutto, infondono un senso di speranza ai giovani”.
Il supporto dato al Barcelona Orphanage è uno tra i tanti progetti. Attraverso un’iniziativa promossa da Mike Xuereb, amministratore delegato di EC, la scuola mette a disposizione un appartamento bilocale ad Andiswa Moni, membro del personale addetto al servizio di pulizia, che fino a poco tempo fa viveva con i suoi figli in una baracca. La scuola si occuperà di pagare l’affitto dell’appartamento per 18 mesi, fino a quando Andiswa rientrerà tra le persone idonee ad usufruire di una casa popolare, alla quale potrà provvedere personalmente.
EC supporta anche le attività extracurricolari dei bambini di una scuola elementare, aiutandoli, ad esempio, con i compiti d’inglese e permettendo loro di sviluppare le proprie competenze linguistiche attraverso lavori manuali e d’artigianato.
Shaun Fitzhenry, della scuola LAL Cape Town, sottolinea, inoltre, come le imprese sudafricane abbiano l’obbligo morale di assumere un ruolo importante nello sviluppo del paese: “Ogni sudafricano che ha i mezzi e le possibilità di contribuire [a progetti di sviluppo sociale] dovrebbe farlo concretamente”.
LAL Cape Town collabora con un’organizzazione che fonda centri prescolastici nei quartieri poveri, nei quali la scuola manda il proprio personale di manutenzione, fornisce il materiale e si assicura che i centri siano in buone condizioni.
Questo permette di garantire un supporto che non sempre viene fornito dalle strutture ufficiali in Sudafrica. Tuttavia, individuare le iniziative a cui dare il proprio contributo può rappresentare una vera e propria sfida e la scuola ha dovuto impegnarsi attivamente per trovare “progetti che fossero funzionali e sostenibili… i quali non devono essere necessariamente conosciuti, ma devono essere piuttosto ben strutturati”.
Durante la ricerca, la scuola LAL si è imbattuta in alcuni progetti di beneficienza che non concretizzavano quanto promesso o che presentavano notevoli lacune nella loro organizzazione: per questo lo staff della scuola ha dimostrato un grande entusiasmo quando, alla fine, è stato individuato un progetto al quale tutti potessero contribuire in modo significativo e duraturo.
Nel periodo di bassa stagione, LAL organizza corsi gratuiti d’inglese per i membri dello staff, alcuni dei quali provengono da profonde zone rurali della Provincia del Capo Orientale, dov’è raro sentire parlare inglese.
Essere in grado di capire ed esprimersi in inglese è un passo molto importante nella carriera di chiunque, oltre a costituire un altro grande divario nello Stato Sociale del Sudafrica. La scuola è ora in procinto di ampliare la varietà di programmi offerta al personale ed istituire corsi di gestione finanziaria e alfabetizzazione informatica.
Sviluppo ambientale
In un paese in via di sviluppo come il Sudafrica, i progetti a favore dello sviluppo sociale e umanitario vengono trattati con priorità rispetto alle questioni ambientali, ma le nostre scuole partner dimostrano un impegno attivo anche per quanto riguarda il loro impatto ecologico. Spesso, le azioni positive a favore dell’ambiente possono comportare un risparmio sulle spese, in un paese in cui i costi energetici sono raddoppiati negli ultimi quattro anni.
Shaun della LAL ricorda i vari sviluppi positivi intrapresi dalla scuola, come l’installazione di un sistema di riscaldamento dell’acqua a energia solare negli alloggi recentemente degli studenti, e l’introduzione di componenti per il risparmio idrico, come ad esempio nei sanitari e nelle docce.
La conservazione dell’acqua rappresenta una problematica importante in Africa e “il Sudafrica ha raggiunto il punto di criticità delle sue risorse acquifere… è necessario che le persone siano più consapevoli di questo spreco idrico e stiamo attualmente cercando delle soluzioni per ottimizzare l’uso delle nostre scorte d’acqua”.
Per questo motivo, la scuola ha deciso non usare ogni giorno l’acqua per pulire le pavimentazioni in cemento. “Facciamo quello che possiamo, ma stiamo cercando di fare di più… molti sudafricani non hanno avuto accesso alle risorse idriche per molti anni e hanno ricevuto una scarsa educazione ambientale da parte dello Stato”.
Le misure di raccolta differenziata in Sudafrica sono molto arretrate rispetto agli standard europei occidentali, ma sia LAL che EC riciclano diversi materiali, tra i quali carta, batterie e cartucce per stampanti.
LAL ha trovato il modo per risparmiare carta, utilizzando libri di testo piuttosto che fotocopie distribuite in classe, e ricorda costantemente ai suoi professori come un buon insegnamento si basi sulla comunicazione e sul metodo e non su onnipresenti fogli di carta. “La difficoltà sta nel far capire loro che, stampando un foglio in meno al giorno, ciascuno ha un impatto reale e positivo sull’ambiente” ricorda Shaun.
Come fare la differenza?
Offriamo un’ampia scelta di programmi di volontariato, grazie ai quali è possibile imparare l’inglese in Sudafrica e mettere in pratica le proprie competenze linguistiche, restituendo a propria volta qualcosa alla comunità locale.
Il nostro programma di volontariato istituito in collaborazione con EC include un minimo di quattro settimane di corsi di lingua, seguiti da un periodo fino a sei mesi di attività di volontariato in un progetto locale, come ad esempio l’orfanotrofio descritto da Chris. In alternativa, a prescindere dal corso che frequenterete in una delle nostre scuole di lingua in Sudafrica, assicuratevi di chiedere informazioni sui progetti di volontariato locale nel caso vogliate dare il vostro contributo.
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