Milioni di persone in tutto il mondo studiano l’inglese. Che ci piaccia o meno, questa lingua globale sta iniziando a influenzare anche le altre lingue e culture. Talvolta, però, possiamo generare confusione soprattutto nei madrelingua inglesi, quando utilizziamo con sicurezza una parola che pensiamo essere inglese… ma non lo è!
Queste parole che sembrano inglesi tendono in realtà ad essere combinazioni, abbreviazioni o troncamenti di parole già esistenti, significati utilizzati in modo errato o due o più termini combinati insieme per crearne uno nuovo! Queste espressioni particolari vengono chiamate pseudo-anglicismi e sono in realtà molto più comuni di quanto si possa pensare. Facciamo un viaggio attraverso alcune parole del mondo che sembrano inglesi, ma non lo sono affatto!
Antibabypille (tedesco)
Non ci vuole molta immaginazione per capire il significato di quest’espressione tedesca: l’Antibabypille in realtà è un interessante ed efficace pseudo-anglicismo per indicare la pillola contraccettiva o, come dicono i tedeschi, la pillola anti-bebé. La logica tedesca non fa una piega!
Salaryman (giapponese, サラリーマン)
È facile intuire anche il significato di Salaryman e probabilmente la lingua inglese si sta mangiando le mani all’idea del suo lunghissimo equivalente: ‘white-collar worker’ – ovvero i cosiddetti “colletti bianchi”. I salarymen giapponesi vivono sempre sotto pressione, lavorano per tante ore e devono poi partecipare anche alle attività post-lavoro. Nemmeno le donne sono escluse, in quanto il giapponese include termini come kyariaūman (career woman o “donna in carriera”) e office lady, benché quest’ultimo venga più usato per descrivere segretarie e chi svolge mansioni d’ufficio.
Footing (italiano, francese, spagnolo)
Chissà come mai questo termine errato per “jogging” aveva preso così tanto piede in Italia, Francia e Spagna. Restereste sorpresi dalla quantità di persone convinte che “footing” fosse il termine inglese per “jogging”, benché la forma corretta sia penetrata in queste lingue e venga oggi usata comunemente. Un’altra curiosità è che gli ispanofoni dell’America Latina non dicono hacer footing come in Spagna, ma trotar!
Skinship (coreano, 스킨십)
La moderna Corea del Sud è un vero portento nel creare pseudo-anglicismi, così tanto che questo gergo ha assunto un vero e proprio nome: Konglish. Riuscite a immaginare cosa significano queste parole?
- Eye-shopping
- One-piece
- Sign pen
La prima sta per ‘window shopping’ (guardare le vetrine), la seconda significa vestito (‘dress’), mentre l’ultima indica semplicemente un evidenziatore (‘marker pen’). Per quanto riguarda skinship, descrive il contatto complice tra amici platonici, come tenersi per mano o abbracciarsi. Forse l’inglese farebbe bene a includere questa parola nel suo vocabolario! Il Konglish è un gergo brillante e innovativo, ma è fonte di problemi e divisioni tra le due Coree. I disertori nord-coreani fanno fatica ad integrarsi in Corea del Sud a causa dell’ampia diffusione di termini Konglish e addirittura dell’inglese scritto in caratteri hangul, l’alfabeto coreano.
Relooking (francese)
Anche se negli ultimi anni l’Académie française, la massima autorità sulla lingua francese e il suo utilizzo, ha cercato di contrastare attivamente l’anglicizzazione del francese, non può intercettare e bloccare ogni singola parola. L’Académie potrebbe avere però qualche difficoltà a spacciare questo termine per inglese, perché non ha molto senso per un madrelingua. Significa forse ‘guardare di nuovo’? Forse un ‘rimodellamento’? No, tutt’altro. È un makeover, una trasformazione radicale del proprio look! Ed è addirittura possibile utilizzarlo come verbo: ‘relooker’ – per usare il Franglais fino in fondo!
Face control (russo, фейсконтроль)
Ammettetelo, lo avete fatto anche voi. Giudicare il libro dalla copertina. Questa espressione russa significa valutare le persone in base al loro aspetto, ma nel significato originale non implica solo giudicare le persone per strada. In inglese face control significa controllare le persone con lo scopo di proibirne l’ingresso in alcuni locali, come ad esempio le discoteche più esclusive. I buttafuori sono soliti controllare l’aspetto, la quantità di denaro e lo stile prima di farvi entrare. Siete stati avvisati!
Babylift (Danish)
Anche se ricorda quasi (orrore!) una chirurgia plastica per bambini, un babylift è in realtà una semplice navicella. Il danese conta anche altri grandi pseudo-anglicismi, come monkeyclass, che significa classe economica e cowboytoast ovvero un panino con carne macinata. La parola cowboytoast invoglia sicuramente molto di più del termine originale!
Qualcuno potrà anche considerare gli pseudo-anglicismi come una cosa negativa, ma non è di certo il nostro caso! È importante ricordare che questo fenomeno si verifica nelle lingue da centinaia di anni, inglese incluso. Un piccolo esempio? Il mondo anglofono chiama la camicia da notte con il termine negligé, ma nessun francese si sognerebbe mai di farlo: significa ‘trascurato’!
Le lingue sono plasmabili ed entusiasmanti: cambiano esattamente come noi, con nuove frasi ed espressioni coniate ogni giorno! Ma anziché imparare solo parole che sembrano inglesi, perché non immergersi in un corso di lingua e imparare ancora di più?
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