Il 26 settembre è la Giornata Europea delle Lingue ed è l’occasione ideale per tutti gli appassionati di lingue di festeggiare come si deve – credici, fosse per noi, ci sarebbero molti più eventi come questo sul calendario!
La Giornata Europea delle Lingue viene celebrata ogni anno dal 2002 ed è stata istituita dal Consiglio d’Europa per promuovere i benefici dell’apprendimento delle lingue, sostenere la diversità linguistica in Europa e incoraggiare lo studio tra persone di tutte le età.
I festeggiamenti si svolgono in molti modi – da concorsi e fiere, fino a conferenze e workshop. Se ti stai chiedendo cosa puoi fare nella tua zona, dai un’occhiata al “Trova eventi” del Consiglio d’Europa o cerca su Google “Giornata Europea delle Lingue” con il nome della tua città. Prima di farlo, riscalda i motori per il 26 settembre con queste 10 curiosità sulle lingue europee:
In Europa ci sono circa 225 lingue indigene
Possono sembrare tantissime, ma si avvicinano a malapena al 3% del totale nel mondo!
Più della metà dei cittadini UE è bilingue
Secondo un sondaggio UE, il 54% degli europei parla una seconda lingua e un notevole 25% può comunicare in due lingue straniere.
Le lingue sono imparentate tra loro come i membri di una famiglia
La maggior parte delle lingue europee appartiene ad una grande famiglia Indo-Europea, originatasi in quello che è oggi il Medio Oriente.
E la maggior parte delle lingua sono in realtà cugine
Generalmente, le lingue europee vengono suddivise in tre macro-gruppi: germaniche (tedesco, neerlandese, inglese, danese…), romanze (italiano, spagnolo, francese, rumeno…) e slave (polacco, ceco, croato, russo…).
Le lingue europee adorano prestarsi parole l’un l’altra
La lingua inglese è ricca di termini francesi, mentre le parole inglesi si stanno ampiamente diffondendo in tutte le altre lingue. Anche il tedesco presta volentieri molte delle sue precisissime (e lunghissime) parole ad altre lingue – hai mai sentito parlare di wanderlust?
Le lingue non-europee più usate in Europa sono l’arabo, il cinese e l’hindi
Grazie all’influsso di migranti e rifugiati, l’Europa è diventata ancora più multilingue. Nella sola Londra vengono infatti parlate quasi 300 lingue diverse!
La maggior parte dei paesi europei ha anche delle lingue regionali o minoritarie
Molte delle quali hanno ottenuto uno status ufficiale. La Spagna, ad esempio, considera il castigliano come lingua ufficiale del paese, ma il galiziano, il basco e il catalano beneficiano dello status di lingua ufficiale regionale, con parlanti di madrelingua che costituiscono una fetta importante della popolazione totale del paese.
Ma la Russia è ad un altro livello
Con i suoi quasi 148 milioni di abitanti, la Russia vanta il maggioro numero di lingue parlate nel suo territorio: da 130 a 200, a seconda dei criteri utilizzati.
Bilinguismo – difficile raggiungere la perfezione
Ovviamente a livello di madrelingua. In tutta Europa – e nel resto del mondo – ci sono tantissime persone cresciute con due lingue madre. Tuttavia, nonostante possano esserci dei “bilingue perfetti” con le stesse identiche competenze in entrambi gli idiomi, la maggior parte dimostra invece un certo squilibrio tra le due lingue.
L’inglese resta la grande favorita
Dopotutto è la lingua franca del mondo e in Europa non fa eccezione: l’inglese è considerato la lingua più utile, seguito dal francese e dal tedesco.
Dallo sviluppare la memoria, le capacità di problem-solving e il pensiero critico, fino alla possibilità d’incontrare nuovi amici da tutto il mondo, parlare più di una lingua è un ottimo asso nella manica. E come hai già potuto notare qui sopra, con così tante lingue e culture a poche ore di distanza, l’Europa è il posto ideale per migliorare ulteriormente le tue competenze ed esplorare nuove possibilità!
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