Un viaggio nei sapori dell’Italia

Imparare le lingue June 26, 2013

Prodotti freschi e invitanti, piatti semplici e un forte legame con il territorio e la propria cultura. Sono questi gli ingredienti che hanno permesso alla cucina italiana di varcare qualsiasi frontiera e di diventare un simbolo iconografico internazionale della buona tavola. La pizza e la pasta hanno conquistato regioni del mondo dove nemmeno l’impero di Giulio Cesare riuscì ad espandersi e sono entrate a far parte del vocabolario comune, da Roma ad Auckland, passando per Los Angeles.

L’Italia è un paese in cui la cultura si esprime attraverso gli aromi e i sapori della sua cucina, dove i segreti vengono tramandati da generazione in generazione e dove intere famiglie si riuniscono attorno ad una tavola imbandita per celebrare i piccoli e i grandi eventi della vita. Imparare l’italiano in Italia è un’occasione straordinaria per toccare una nuova dimensione del gusto ed immergersi in un’atmosfera unica, ricca di allegria, tradizioni, cultura e sapori irresistibili.

Abbiamo chiesto al nostro staff e alle nostre scuole partner in Italia di descriverci alcuni piatti tipici delle loro città. Ecco le ricette più gustose da Nord a Sud della Penisola:

L’autentico Risotto alla Milanese

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Foto: iz4aks

Olivier, dell’ufficio ESL di Milano, ci consiglia il Risotto alla Milanese, un piatto molto delicato e gustoso:

“Visitare l’Italia senza assaggiare questo piatto locale è un vero sacrilegio! Ogni regione ha moltissimi piatti tipici, ma se passate per Milano, dovete provare il famoso Risotto alla Milanese. La sua particolarità consiste nella colorazione gialla del risotto, data dallo zafferano.”

Olivier consiglia anche alcuni indirizzi interessanti per gustare un autentico Risotto alla Milanese: Osteria La Piola, vicina a Città Studi e perfetta per gli studenti, e Ambrosiano, il ristorante di un hotel, che ha recentemente conseguito un premio per il migliore risotto di Milano.

Il risotto viene spesso accompagnato con dell’ossobuco, per creare un’armonia di sapori irresistibile. 

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I sapori della cucina siciliana: Pasta al pesce spada e menta

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Ketty Scarcella, della nostra scuola partner Babilonia di Taormina, ci consiglia di portare i colori della Sicilia a tavola, con un delizioso piatto di Pasta al pesce spada e menta:

“Il mare che bagna le coste della Sicilia è ricco di tesori ed offre infiniti spunti gastronomici per scoprire la cultura e le usanze di questa terra. Avvicinarsi alla cucina siciliana, significa entrare in contatto con le antiche tradizioni portate dai popoli che hanno conquistato l’isola.

Già ai tempi in cui l’isola era una colonia greca, il pesce pescato lungo le coste siciliane era rinomato in tutto il mondo classico. Dall’inizio del IX secolo fino all’anno 1000 d.C., gli Arabi consolidarono il loro dominio sull’isola e portarono ad una maggiore diffusione di condimenti agrodolci nella preparazione di pesce, carne e verdura.”

Ketty ci descrive i sapori della sua terra: “Tra i piatti di pesce più apprezzati troviamo il Cicirello Fritto (in siciliano Cicireddu o Sciabbacheddu), venduto nei mercati di Palermo insieme ad altri spuntini veloci, come il polpo, i ricci e i frutti di mare crudi o cotti. I mercati sono una delle cose che amo di più del mio paese… sono un vero viaggio tra la gente della Sicilia: atmosfera, magia, colori, voci e caos… alla scoperta dell’autentica Sicilianità!”

Per scoprire la ricetta di questo piatto che racchiude i sapori e i profumi della Sicilia, consultate questo sito e stupite i vostri amici con i colori e il gusto delizioso della Pasta al pesce spada e menta!

Il Risotto all’Amarone di Verona: l’eccellenza del territorio

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Il Risotto all’Amarone è un piatto che racchiude l’eccellenza enogastronomica del territorio veronese, come ci racconta Sonia, dell’ufficio ESL di Verona:

“Nessuna visita a Verona può dirsi davvero completa senza un assaggio del suo celebre Risotto all’Amarone, uno dei piatti più deliziosi della nostra cucina tradizionale. Tre prodotti d’eccellenza del nostro territorio determinano il gusto unico di questo piatto.”

“Il risotto, spesso servito in un cestino di Grana, viene fatto utilizzando il Vialone Nano, una varietà di riso tipica della zona, il formaggio Monte Veronese e, naturalmente, il vino rosso chiamatoAmarone. Quest’ultimo, che significa “molto amaro”, trova le sue origini nell’errore compiuto da un produttore di vini nel 1940: oggi, è il vino più pregiato e apprezzato della regione!”

Se volete scoprire maggiori informazioni sulla storia del Risotto all’Amarone e ripetere la ricetta di questo gustoso piatto tradizionale, trovate tutti gli ingredienti e la modalità di preparazione su questo sito web.

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Profumi del Mediterraneo: gli Scialatielli ai Frutti di Mare di Salerno

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“Salerno non è una città molto turistica e quest’aspetto lo si ritrova anche nella sua cucina tradizionale, con prodotti tipici come la mozzarella di bufala, l’olio d’oliva, i pomodori S. Marzano, i limoni della Costiera Amalfitana e, naturalmente, il pesce.”

Fabiola, della nostra scuola partner Accademia Italiana di Salerno, ci confida che “è praticamente impossibile scegliere un solo piatto, ma se c’è una specialità da non perdere durante la visita nella nostra regione, sono gli “Scialatielli ai frutti di mare”, un tipo particolare di pasta fatta in casa con frutti di mare, creato per la prima volta ad Amalfi nel 1978, dallo chef Enrico Cosentino. Il nome deriva probabilmente dalla fusione di 2 parole dialettali: “scialare”, che significa “apprezzare” e “tiella”, in riferimento alla padella utilizzata per preparare il sugo.

Fabiola prosegue con la descrizione del piatto: “Gli scialatielli vengono di solito preparati con farina, latte, olio d’oliva, formaggio di capra, sale e pepe. Quello che rende questa specialità diversa dagli altri piatti è la consistenza della pasta, che assorbe il sugo con i frutti di mare e i tartufi ed ottiene un gusto particolare dall’unione e dalla varietà degli ingredienti.”

I veri buongustai potranno partecipare anche all’invitante programma “Lingua, Gastronomia e Vino” proposto a Salerno, che include lezioni pratiche di cucina per preparare piatti tradizionali, seminari enogastronomici e degustazione di vini. Per trovare la ricetta degli Scialatielli ai frutti di mare, cliccate qui e preparatevi a sentire tutti i sapori del Mediterraneo!

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Il simbolo della tradizione romana: la Coda alla Vaccinara

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 Foto: Euge

Loris, dell’ufficio ESL di Roma, ci racconta la storia del piatto-simbolo della tradizione gastronomica romana, la famosa Coda alla Vaccinara, nato come pasto povero e diventato oggi una vera prelibatezza, alla quale non si può rinunciare durante il proprio soggiorno nella capitale del paese.

“Un tempo, i macellai di Roma venivano pagati per il loro lavoro con gli “scarti” dell’animale, come le interiora e la coda. Parti decisamente poco pregiate, che i macellai riuscirono però a trasformare in qualcosa di delizioso: la celebre Coda alla Vaccinara. È uno stufato di coda di bue molto ricco, cucinato a fuoco lento, che presenta qualche nota dolce per bilanciare alcune delle erbe aromatiche utilizzate durante la preparazione.”

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Scoprite anche i nostri consigli su “Dieci cose da fare a Roma con meno di 20 Euro“.

Gli irresistibili tortellini di Bologna

Tortellini-in-brodo

Foto: paPisc

Quale cibo sopraffino
è il felsineo tortellino:
dentro al brodo di cappone
te lo mangi in un boccone,
se poi metti panna o ragù,
te lo gusti ancora di più.

Giovanna, dell’ufficio ESL di Bologna, sceglie una rima locale per introdurci all’autentica esperienza culinaria dei Tortellini di Bologna (in bolognese: turteléin) e prosegue il suo racconto con una leggenda, che narra l’origine di questo piatto:

“Per sedare la storica rivalità tra le città di Bologna e Modena, vennero chiamati a risolvere il conflitto tre abitanti dell’Olimpo: Marte, Venere e Bacco. Durante il loro peregrinare, trovarono ospitalità in una locanda situata al confine tra le due città. Il locandiere era così ammaliato dalla bellezza di Venere, che non poté resistere dallo sbirciare nella camera da letto della dea attraverso il buco della serratura. Rischiarata da due piccoli lumi, il locandiere riuscì solo a intravedere il suo ombelico e decise di riprodurlo con la pasta che stava preparando. Per questo motivo, i tortellini vengono anche chiamati “Ombelico di Venere”.

I tortellini sono anche il simbolo del Natale e delle feste di fine anno: “Natale non è Natale senza i Tortellini in brodo, e non potete lasciare la città senza averli assaggiati!”

Maggiori informazioni sui corsi d’italiano a Bologna. Scoprite poi le bellezze di questa città nella nostra Guida di Bologna! (in inglese)

Un inno alla cucina toscana: Viva la Pappa col Pomodoro!

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Foto: Mike65444

Viva la pappa col pomodoro ….viva la pappa… pa… col po..po..pomodoro che è un capolavoro!’’ Se chiedete a qualsiasi italiano cos’è la pappa col pomodoro, molto probabilmente inizierà a canticchiare questa filastrocca orecchiabile, interpretata da Rita Pavone negli anni ’60, durante la sigla del famoso sceneggiato televisivo Il Giornalino di Gian Burrasca.

Giorgia, della nostra scuola partner Linguaviva di Firenze, sceglie questo piatto tradizionale della cucina toscana, la Pappa col Pomodoro, una delle tipiche zuppe toscane che combinano ingredienti molto semplici: “pomodori, pane, spicchi d’aglio e di cipolla, basilico e olio d’oliva. Come molte altre zuppe della tradizione toscana, la Pappa col Pomodoro sazia molto, perché c’è l’aggiunta di pane che la rende ricca e consistente.

Questo è il modo in cui il cibo veniva concepito – nutriente e fatto con prodotti semplici. La gente che abitava nelle campagne non poteva permettersi la carne, perciò la cucina di ogni giorno era fatta con verdure, pane, fagioli, olio d’oliva e altri prodotti tipici del territorio, che possiamo ritrovare in un’altra zuppa tipica della Toscana, la Ribollita”.

Se volete gustare un’ottima Pappa col Pomodoro a Firenze, magari accompagnata da un vino bianco e leggero, con note aromatiche fresche ed estive che ricordano l’Isola d’Elba dove viene prodotto, Giorgia consiglia la Trattoria Baldini.

Un piatto piuttosto semplice, gustoso e facile da ricreare: provate a farlo a casa consultando la ricetta qui.

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Se le vostre papille gustative sono già in festa e non vedete l’ora di assaggiare le prelibatezze di alcune tra le città e le regioni più belle del paese, scegliete il vostro piatto preferito e la vostra destinazione da sogno per un corso d’italiano in Italia. Siete dei veri buongustai? Non aspettate oltre e scoprite i nostri esclusivi programmi Lingua + Cucina nel mondo!

Imparare l’italiano in Italia

By Alex Hammond

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